mercoledì 29 ottobre 2008

Il GP del Giappone - parte 2 -

Parte 2, ma molto breve, oggi la connessione mi toglie ogni velleità di creazione...

Dunque, il leitmotiv di questo GP è stato di fondo la stanchezza profonda unita al sonno.

Più volte io e Rumi ci siamo addormentate in posizione impensabilmente scomode...

Già il primo giorno io ero reduce da quanto narrato precedentemente, e Rumi, conoscendo la sua puntualità (per esempio la mattina che l'ho aspettata 4 ORE...) non ha dormito pur di arrivare in orario...



(Rumi aspettando che ricomincino le prove libere del venerdì)

Dopo aver visto le prove libere e deciso dove posizionarci il giorno dopo, ce ne siamo tornate a Mishima in cerca di un posto dove mangiare e dormire (visto che non avevamo idea di cosa avremmo fatto).

Il risultato è stato una cena da Denny's (un family restaurant) e la notte in un internet cafè.

Questo Denny's, è un viaggio improvviso nell'america anni '60.



No? A me dà troppo quest'impressione... il cameriere col papillon, le cameriere col grembiulino, e il tutto in un marrone pastello che nemmeno in "Edward mani di forbici"...

L'internet cafè, lusso estremo! Tariffa notturna, 5 ore 1200 yen. CON LA DOCCIA!

La presenza della doccia mi ha davvero stesa... Inaspettatissima!



Ecco la mia reggia, che è stata la stessa per ben due notti di fila, mentre Rumi la seconda ha dovuto cambiare...

Comodissimo! sdraiata sulla moquette con una coperta e la testa sulla sedia come cuscino. PERFETTO!!

Secondo giorno, stesso posto scento accuratamente il giorno precedente.

   

(come non fare mancare MAI la cartaigienca a UN SACCO di gente.)

Dopo le prove, ce ne siamo andate nella zona degli stand vicino al rettilineo e poi sugli spalti strafighi che non voglio nemmeno immaginare quanto costano.



Agli stand ha beccato un'intervista a Button e BARRICHELLO! (Rumi no, era in bagno, e poi non è riuscita a superare la folla...)



Grande Rubinho, sono sempre una sua fan... E button mi ha deluso.. il suo posto preferito è Roppongi!!! MA DAI!!! Sono solo straneri!! Allora è inutile stare in giappone! Mah....

       



E con questo si conclude la seconda parte.

Presto la terza e ultima parte, con la gara finale della domenica, connessione permettendo...

lunedì 27 ottobre 2008

Il GP del Giappone - parte 1 -

Ce l'ho fatta, sono andata al GP del Giappone.

Sembrava quasi una maledizione, negli ultimi due anni. Se c'era quello in Italia ero appena arrivata in Giappone e se c'era quello in Giappone ero appena tornata in Italia.

Quest'anno poi è stato il massimo, ho rimandato la partenza di ben due settimane per rimanere a votare (che cosa inutile poi... ma la mia coscienza non mi avrebbe MAI perdonata), ma comunque non sono riuscita ad andarmene a vedere il GP di Spagna...

Ma per fortuna, qui in Nippolandia c'era Taner, con la sua compagna di guest-house: Rumi!!

Ringraziamo la piccola Rumi, che ho scoperto al nostro secondo incontro essere una patita di F1 e con cui ho subito deciso (verso aprile, quindi) di andare al GP.

Quindi più o meno dieci giorni prima della gara mi informo: "sono arrivati i mitici biglietti?"

"certo! ma non si riesce a trovare un buco per dormire! è tutto pieno!!" (ma Rumi, e quando me lo dici che sono arrivati? la sera prima per dirmi che devo venire la mattina a prendere il treno?)

Comunque, la mia risposta è subito stata: "no problem, per me possiamo pure fare le barbone per tre giorni. Sacco a pelo e via"

Rumi, un po' intimorita si è accodata, alla peggio si dorme alla stazione o giù di lì (tanto, voglio dire, siamo in giappone! i giapponesi mi intimoriscono quanto una mela cotta - che per la verità mi fa un po' schifo - sono talmente timidi e mingherlini...).

Quindi, venerdì 10 ottobre, dopo aver iniziato il giorno precedente il lavoro come cameriera e essere tornata a casa all'1, mi sono alzata alle 4.30, ho fatto il bagaglio, e mi sono incamminata verso la stazione. (il primo autobusa alle 6.48 peccato io avesso il treno alle 6.45....)

   (l'alba dal mio balcone)

Cammina cammina, è tardi, quindi faccio una sorta di maratona fra la gente (perché ricordiamolo, in Giappone, alle 6 del mattino è PIENO DI GENTE che evidentemente non ha una vita, visto che a un orario simile - per esempio - LUCIDA LA MACCHINA).

Comunque, per qualche bonaria volontà divina, arrivo in tempo alla stazione di Tokyo dove mi incontro con Rumi all'ingresso degli shinkansen.

Questo GP mi è costato tutto lo stipendio ritirato il giorno prima, ma ne è valsa la pena.

Rumi, in treno, mi consegna il mio biglietto.



Penso che la mia gioia anche solo nel vederlo non si possa descrivere.

Certo che i grafici potevano fare un lavoro migliore, eh! Cavolo, siamo in Giappone!!! Mica pizza e fichi!

Comunque, gioia e tripudio!!!

Arriviamo a Mishima, la nostra base, e prendiamo il pullman gratuito per il circuito. Questo è stato l'unico momento in cui ci sono stati controllati i biglietti.



Comunque, ci cerchiamo un buon punto per vedere le prove libere. La giornata viene comunque consacrata all'esplorazione del circuito per trovare un posto perfetto.

      

  

Abbiamo girato parecchio e ci siamo viste tutto quello che c'era da vedere al circuito.

     

Poi ci siamo stabilite nel terzo posto della giornata.

    questa era la visuale.

(notare il cartello "posti liberi" sulla recinzione che ci rinchiudeva)

    (il rumore dei motori è meravigliosamente assordante)

E ora parliamo dello spettatore tipico giapponese.

Merita davvero un discorso a parte, non c'è che dire.

Il tipico spettatore-fan giapponese è un PRO.

Si porta TUTTO dietro, e non corre nessun rischio di bagnarsi/sporcarsi/stare scomodo/ avere fame/sete.

Hanno TUTTO.

Ho visto due che avevano montato una piccola tenda contro la pioggia, con il tacolino pieghevole, le sedie e la macchian fotografica sul cavalletto. Uno col microfono a professionista e il pc che registrava il suono delle macchine. Gente che s'è portata il vino rosso E I BICCHIERI DI VETRO DA VINO mettendoli nell'apposito reggibicchiere della sedia.

E poi ovviamente non commento gli obbiettivi delle macchine fotografiche.

Ricomincia la scuola: gita ad Asakusa!

Il 6 è ricominciata la scuola.

Visto che ormai a ogni inizio trimestre sembra che arrivi tantissima gente, ormai hanno preso l'andazzo di mandarci da qualche parte.E stavolta dovevamo andare a vedere il Sumo a Ryogoku, il quartiere del sumo, e poi fare un giro ad Asakusa.

Fico!

Peccato solo che non ho capito bene perché non si sia potuti andare a vedere il sumo, di fondo l'unico motivo per cui sono andata fin lì. Ma lo vedrò, un giorno!

Unica cosa degna di nota sul posto è stata quest'insegna:



Quindi abbiamo iniziato a camminare verso Asakusa.

Poi abbiamo trovato il palazzo di non mi ricordo che azienda che produce gadgets e che giustamente fuori aveva le statue dei suoi pezzi forti. E come non farso una foto con Ultraman?

  

E poi Asakusa.

Ci siamo fatti tutti un giretto a briglia sciolta. Io e Vale abbiamo subito mollato gli altri che si muovevano con la velocità di una lumaca amorfa, per andarcene in giro.

In una parte del Sensoji abbiamo trovato un bellissimo gatto, che era lì, IMMOBILE perfetto per farsi fotografare. Appena ho acceso la macchia fotografica si è fiondato via alla velocità della luce.

   

  

Penso che le immagini rendano l'idea...Questo maledetto ha proprio aspettato che io mi mettessi lì a mettere a fuoco, per schizzare via. Che maledetto!

Poi, cammina cammina, Valeria si è stancata. Fermiamoci, dunque.

Ok, dove?

Toh! Una panchina! Sediamoci lì!!

Peccato solo aver trovato questa scritta:



『すわるな!!すわるな!!』

O meglio: "non sederti!! non sederti!!"

A un avviso così perentorio non si può che obbedire..

Dopo aver fatto il contro appello, ho portato Valeria a Kappabashi dori, la strada che vende le cose per i ristoranti.

Lì ci sono anche i negozi del mitico CIBO FINTO!

È caro come la morte, io non credevo...

E qio lascerò parlare le immagini, non c'è molto da aggiungere. Si tenga solo presente che È TUTTO FINTO.

        

Stare in questo posto fa venire una voglia di cibo impressionante, non si può credere che sia tutto falso!

Io non ci potrei lavorare, penso che impazzirei, dopo un po'...

Poi ci siamo imbattute in un bel tramonto fra le strade



E nello slogan del ristorante italiano Miami Garden (è una catena).

Di persé non vedo proprio perché uno slogan simile dovrebbe convincermi ad andare a mangiare proprio lì... Ma anche il nome non mi convincerebbe mai!

Dovremmo fare una gara di stupidità: sono più stupidi gli americani che l'hanno inventato e se ne vantano, o i giappponesi che ci abboccano?

taaaaaaaaaaanti giorni fa.

Ma andiamo a narrare le mie avventure dove erano rimaste.

Me ne sono andata al Kabuki. Ben due volte.

La seconda più noiosetta della prima, alla fine era uno spettacolo normale (ma la scena era troppo bella!!!).

La prima volta invece abbiamo visto la danza del leone, o meglio un personaggio che ad un certo punto arriva con una lunghissima parrucca in testa e si mette a farla girare con una danza particolare.

Le foto erano ovviamente vietate, ma che fa?

  (prima la scena normale. Come si può notare è una banalissima yujo che balla.)

(ma poi si rialza il sipario, e ecco la trasformazione!!)

      

La sera dopo gita con mia madre alla torre di Tokyo (senza salire, mo' basta!)

   





C'è poco da fare, di notte è troppo bella. Passerei il tempo a fotografarla!

domenica 26 ottobre 2008

Rieccomi (un'altra volta)

Allora, non scrivo da millenni e millenni, e anche oggi non farò molto, ma sono ancora viva  e sto bene. Lo yen sale e l'euro scende, ma la vita continua.



Me ne sono andata al GP del Giappone, ho iniziato a lavorare come cameriera, Stefano se n'è tornato a Roma, la scuola è ricominciata.... che vita faticosa!



Poi per un po' non ho avuto internet, e anche ora va e viene. Soprattutto non mi carica le foto!!!



Il che mi secca terribilmente, e per questo lascio sempre perdere anche se inizio a scrivere e a impegnarmi per aggiornare.



La voglia è davvero poca, anche se ogni tanto ho tempo di scrivere. Al ristorante non stacco mai prima di mezzanotte, e tempo che arrivo a casa si fa l'una circa, poi cazzeggio un po' online, e poi di solito mi abbiocco direttamente davanti al mac.



Questo è il post di riassunto, ora vediamo se riesco a fare un post o mi abbiocco prima....

domenica 5 ottobre 2008

La burocrazia e la toscana a Tokyo

Ho perso la mia mattinata.

Due giorni fa ho ricevuto il permesso di lavoro e la tipa dell'ufficio mi ha detto: "entro due settimane,devi andare all'ufficio stranieri del tuo comune e farti registrare questo permesso sulla carta da aliena".

Al che io, dovendo lavorare solo dalle 5, la mattina alle 10 ero all'ufficio del mio comune.

E non è che sia proprio dietro l'angolo.... La mia casa è proprio al confine estremo del comune e collegata nel peggiore dei modi. Quindi: prendi il tram (160 yen), prendi la metro (280 yen), cammina fino al comune e ritorno allo stesso prezzo.

Arrivata all'ufficio per gli alieni, la gentilissima signorina mi guarda e mi dice: "ma no, questo non lo devi assolutamente registrare sulla tua carta. se non cambi visto, ti basta il foglio che ti hanno dato!"

Ora, io voglio l'impiegata di shinagawa per farle sentire questa simpatica frase, visto che per colpa sua ho speso un sacco di soldi e ho fatto un sacco di giri inutili!!!

Quanto odio queste cose...

Dopo tutto ciò, sono andata sulla Tokyo Tower a raggiungere Valeria, Stefano e Marco.

Dopo esserci visti sulla terrazza gratuita della torre, corredata da uno dei "parchi giochi" più tristi della mia vita - fra cui c'era anche QUESTO:

(una bestia non meglio identificata che si muoveva a suon di 200 yen) - siamo andati a mangiare un buon piatto di tsukemen.

Dopo aver mangiato ci siamo separati di nuovo e io e Stefano abbiamo gironzolato partendo da Hamamatsucho verso la stazione dopo, Shinbashi.

Cammina cammina, giriamo un angolo e ci troviamo in mezzo a un giardino all'italiana, gentilmente offerto dalla regione toscana, mi pare di capire.



Il tutto contornato da altissimi grattacieli in vetro, ferrovie e autostrade...

   

E procedendo lungo il nostro cammino abbiamo continuato a trovare roba molto strana...

Bassotti in legno,

   

aiuole di peperoncini,

(da venirci di notte a raccoglierli....)

palazzi con ingressi assurdi e molto inquietanti....

   

Da notare che l'uomo che entra in questa specie di ingresso da fortezza medievale -da cui mi aspetto in ogni momento l'uscita dei cavalieri al servizio del re che, allineati sul ponte levatoio, mi sfidano ad attaccare il castello - GUARDA ME CHE FACCIO LA FOTO con la faccia da "che hai da fotografare? non hai mai visto una porta??"

mah...

Comunque, cammina cammina, siamo arrivati in una zona di grattacieli spettacolari.

Sarà che vengo da Roma, che ha tutti palazzi bassi, ma ogni volta che vedo un grattacielo rimango estasiata...

        



Questo treno sulla monorotaia, sollevato fra i palazzi... non fa terribilmente "Metropolis"??

Dopo questo posto spettacolare, in cui torneremo per salire nei palazzi, sono andata al lavoro, olè...



Piccola parentesi per questo bellissimo cartello:



A occhio e croce la traduzione sembra essere: "attenzione ai bambini che saltano".

Che in questo tempio viva una comunità di bambini sugli alberi che attaccano gli ignari visitatori saltandogli addosso dai rami?

Non è dato saperlo, ma comunque noi siamo passati indenni.