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mercoledì 13 aprile 2011

dal sito del governo giapponese


 



平成23年3月11日に発生した東北地方太平洋沖地震による東京電力(株)福島第一原子力発電所の事故・トラブルに対するINES評価について、3月18日以降に得られた情報を踏まえ、レベル7と暫定評価しました。

ただし、放射性物質の放出量は、同じレベルのチェルノブイリ事故の1割程度です。

"La TEPCO, basandosi sulle previsioni dello scorso 18 aprile, ha innalzato il livello dei problemi alla centrale di Fukushima al livello 7.

Le radiazioni sono però pari al 10% di quelle di Cernobyl (livello 7)."



(dichiarazione ufficiale dal sito del governo)





 



 

lunedì 14 marzo 2011

News 2

Mi sono spostata a Osaka.

Non son informatissima perché è stato un lungo viaggio.

Ma posso dire con sicurezza che NON è ESPLOSA NESSUNA CENTRALE Né NESSUN REATTORE.



Non riescono a raffreddare i reattori, è questo il problema, e per questo fanno rilasci controllati ti aria.

L'esplosione dell'altro dì era la parte FUORI dal reattore.

E con ciò dormo.

domenica 13 marzo 2011

News

Dall'ambasciata:



 Rispetto all'aggiornamento di ieri sera non si registrano novita' sostanziali sulla situazione della centrale di Fukushima. E' proseguita l'evacuazione precauzionale delle aree nel raggio di 20km dalla centrale e le Autorita' giapponesi sono sempre impegnate nelle operazioni di raffreddamento del nocciolo del reattore. Si conferma che non sono al momento previsti piani di contingenza da parte dei paesi UE.



- Durante la notte e' stato possibile contattare ulteriori connazionali nelle prefetture piu' colpite dal sisma. In particolare abbiamo aperto canali di comunicazione con 18 dei 29 connazionali residenti e con 8 degli 11 connazionali non residenti la cui presenza e' stata segnalata nell'area. Tutti i 5 connazionali residenti nella prefettura di Fukushima sono stati contattai e sono in buone condizioni di salute. 



- Oggi dall'aeroporto di Narita partiranno regolarmente tre voli Alitalia per i quali non risultano disponibilita' di posti. Si sconsiglia pertanto di recarsi in aeroporto senza biglietto aereo. Per ogni evenienza e' stato istituito in Aeroporto presso i banchi Alitalia un primo presidio di personale dell'Ambasciata per l'assistenza ai connazionali affiancato, dalle ore 06:00 alle ore 17:00, da personale Alitalia per l'individuazione di soluzioni di viaggio alternative.



- I trasporti per l'aeroporto di Tokyo Narita stanno tornando alla normalita'. In particolare si segnala che e' ripreso il funzionamento del Narita Express. Il Limousine Bus Service e' stato ripristinato, ma parte escluisivamente da quattro grandi stazioni: Shinjuku Station west (ogni 15-20 minuti), Tokyo Station (ogni 30-40minuti), Tokyo City Air Terminal (ogni 15-20 minuti), Yokohama City Air Terminal (ogni 10-15 minuti).

L'autostrada per Narita e' regolarmente percorribile, fatta salva una deviazione di circa 12 km sulla strada statale, subito dopo il Rainbow Bridge, sono pertanto prevedibili significativi rallentamenti.



- Permangono difficolta' di circolazione in particolare nella rete viaria a nord di Tokyo.





L'impianto di raffreddamento del terzo reattore è ripartito.

mercoledì 16 febbraio 2011

NEVE!!

Asakusa innevata per una notte.



Il 14 febbraio notte una bufera di neve ci ha colpiti senza pietà, con mia immensa gioia.

Prima ovviamente il tempo ha ben pensato di sviarmi facendo cadere una pioggia torrenziale nel momento in cui stavo giusto giusto tornando a casa dalla stazione, poi ha aspettato che mi infilassi nel mio bel futon riscaldato e voltassi le spalle alla finestra.

È stato a quel punto che ha iniziato a nevicare come se non ci fosse un domani.

Una provvidenziale pipì mi ha fatta alzare di corsa e al mio ritorno mi ha svelato ciò che accadeva fuori a mia insaputa.

Ammetto di aver ponderato a lungo, ma alla fine mi sono vestita e sono uscita a far foto e a vedere la neve.

Per me abitante di Roma (che ha visto l'ultima nevicata seria nel 1985) è stato esaltante!

Sono uscita senza ombrello per non avere cose che mi impicciavano e ho iniziato a chiamare tutti annunciando il lieto evento!

Ho fatto una camminata fino al sensoji che era ancora illuminato:

      



Poi mi hanno spento le luci, ma il paesaggio era comunque gelidamente mozzafiato.

Quindi, visto che la scarsa luminosità non mi permetteva di sfuttare i potenti mezzi della mia macchina fotografica (sconfortante), mi sono incamminata per Nakamise dori con il tempio alle spalle.





(a me questa foto piace un sacco, checché mi si dica)

Il mio giro è quindi continuato lungo le vie secondarie di Asakusa mentre cominciavo già ad essere bagnata come un pulcino nel congelatore...

        

"natura innevata con bici"

Dopodiché ho saggiamente iniziato a dirigermi verso casa. Dopotutto la neve continuava a scendere fitta e io ero sempre più bagnata. Mi sono fatta il lungo-fiume ma poi lo ho abbandonato perché era troppo melmoso...

Sulla via di casa mi sono imbattuta in un povero poliziotto che era impegnatissimo a spalare la neve davanti al suo koban.



Purtroppo si muoveva e non sono riuscita a fotografarlo per bene... Non me la sono sentita di chiedergli di posare per me! Tanto più che ho riavuto il mio passaporto con il nuovo visto solo oggi... Se mi avesse chiesto i documenti sarei stata nei guai serissimi!

Per il piacere di grandi e piccini, ecco una panoramica della spazzatura all'angolo del mio palazzo ricoperta di neve in attesa della raccolta la mattina successiva.

Un ultimo slancio di mania per la neve mi ha spinta a salire fino all'ultimo piano per fare una bella panoramica.

     



Ero tutta speranzosa per la giornata successiva. Mi sono detta: "domattina vado a fare mille foto con la neve alla luce del giorno!!" e invece al mio risveglio un sole impietoso non solo aveva sciolto i buoni 5 cm (ma mi sa di più) di neve, ma aveva anche asciugato tutto!

Confesso di essere rimasta delusa... Ma almeno ho avuto la forza d'animo di uscire dal letto la sera!

martedì 30 novembre 2010

Karma

Ho avuto una serie di rovesci di fortuna continuati, al punto che era diventato quasi ridicolo.

Ho sinceramente pensato di aver in qualche modo accumulato del karma moooolto negativo, ma non sono ancora riuscita a capire come!

Fatto sta che a novembre ho raccolto queste sventure:

1) cancellazione delle mie vacanze e agognato ritorno in Italia per natale.

    Ho progettato queste vacanze per un anno intero, pregustando le bontà che avrei mangiato senza sosta dopo quasi 3 anni fuori... E invece nulla. Niente ferie. O meglio: "puoi andare in ferie un mese, ma non è pagato, poi"

Grazie per avermi detto che non avrei ricevuto un mese di stipendio SOLO quando l'ho chiesto esplicitamente e quando stavo per comprare comunque i biglietti!

2) incidente in bici.

    in realtà questo è successo a fine ottobre, ma non importa. Era troppo vicino alla cancellazione delle mie vacanze perché non potessi subire il colpo. Di fondo un cretino in furgone mi si è accostato e mi ha accuratamente chiuso la strada verso il marciapiede e il guard rail. Ottima mossa. Ciò mi ha fatto sbattere contro il fianco del suddetto furgone e cadere a terra in piena corsa. Olè! Ma almeno stavolta nessun danno, mica come l'anno scorso!

3) tendinite alla mano destra.

   Perché ci mancava, no?

Per una settimana mi ha fatto male il polso, quindi mi sono decisa ad andare da un dottore. Tendinite. Mi da della roba da mettere sul polso e mi dice che se continua dovremo fare le punture, comunque prognosi 6 settimane almeno. Bello. La mattina dopo un dolore lancinante al polso mi sveglia. Torno all'ospedale dove aspetto alcune ore perché era giorno di visita su appuntamento, e mi vien fatta la famosa puntura al polso (ahia) e dato un appuntamento per due settimane dopo per una seconda iniezione. Più supporto per il polso e ingiunzione di non usare la mano destra.

4) il giorno dopo mi chiudo la mano nella porta.

   Ovviamente la sinistra, quella buona. E pure di taglio. Ma il risultato è solo un'unghia attualmente ancora nera. (il dolore è stato inenarrabile, però)

5) il giorno dopo perdo il portafogli in metro.

   Dentro c'era TUTTO. Carte, documenti (soldi ben pochi, figuriamoci) Ho telefonato a tutti gli uffici oggetti smarriti della metro, sono andata da tutti gli operatori di stazione.... Mi hanno detto di ritentare il giorno dopo anche se l'ufficio era chiuso. Mi hanno dato un numero verde apposito.



Questo è stato in realtà il punto di svolta perché il giorno dopo ho ritrovato il portafogli intatto e da allora non ho avuto altre sventure. Anzi! Il mio polso sembra essere guarito (il medico c'è rimasto un po' male XD) e mi è arrivata una traduzione da fare...

venerdì 29 ottobre 2010

La bici rubata (avventura autoconclusiva)

Oggi è cominciato il tifone che a quanto pare ci vesserà fino a domenica.



Vista la pioggia, al mio risveglio ho deciso con molto senno che non era proprio il caso di andare al lavoro in bici.



Quindi, pur essendomi svegliata alle 11 e avendo una scarsa mezz'ora per prepararmi, lavarmi, preparare il pranzo e fare colazione, mi sono messa in azione con tranquillità: "anche se esco 5-10 minuti dopo tanto con la bici ci metto un attimo ad arrivare in stazione..."



Non credo di averlo mai spiegato, ma io ho due biciclette: Ziggy (tipo city bike) e Yakiniku (una graziella).



La primala uso per andare al lavoro e roba simile, l'altra per fare la spesa o andare semplicemente alla stazione.



Scendo con in mano il mio sacchetto di plastica per il sellino (da usare al ritorno) e faccio per prendere Yakiniku che NON C'È.



Inizio a guardare ovunque, ma il parcheggio del mio palazzo è grande quanto una stanza ampia, non ci sono molte possibbilità di sbagliarsi sull'assenza/presenza di una bici..



A questo punto guardo fuori, forse qualcuno l'ha spostata (e perché mai proprio la mia Yakiniku poi?!)... Nulla.



È ormai evidente che mi è stata rubata.



Mi metto a sperare che l'abbia presa una di quelle persone che prendono letteralmente in prestito le bici  (succede spesso qua che qualcuno prenda una bici per un piccolo tragitto e poi la lasci poco lontana, per esempio) e che per esempio domani sarà così gentile da restituirmela...



Intanto il tempo scorre e io non ne ho abbastanza per salire a prendere la luce dell'altra bici, quindi mi avvio a piedi con passo parecchio sostenuto: sono già quasi in ritardo!



Vicino casa mia c'è un posto di polizia. Lungo la strada ho rimuginato parecchio se fosse il caso di fermarmi a fare la denuncia di furto o fosse meglio aspettare un paio di giorni l'eventuale (sperata) restituzione. Ma il tempo tiranno - per fortuna - me lo ha impedito.



Faccio i miei 10 minuti di tragitto maledicendo il ladro e indignandomi che "ora non si può più nemmeno lasciare una vecchia bici senza catena chiusa nel proprio palazzo senza che venga rubata" e così via.



Camminando sotto la pioggia di pessimo umore e, pensando al radicale cambiamento in peggio della mia vita futura,  arrivo finalmente alla stazione.



Con l'occhio investigatore scruto tutte le bici (l'avessero mai presa per un breve tratto!) quando.... vedo Yakiniku.



Ieri sono tornata a casa dal lavoro con l'altra bici e avevo completamente rimosso che la prima era rimasta parcheggiata alla stazione.







Mi sono sentita una completa idiota....



Gironzolando per Tokyo 1

Direi che ormai è addirittura inutile commentare la sporadicità con cui scrivo qui, quindi passerò direttamente oltre.

Mi son messa a gironzolare per la città, ormai da qualche tempo.

Sono stata spinta soprattutto da un libro che mi era stato segnalato, "21st Century Tokyo", in cui sono raccolti alcuni fra gli esempi più interessanti di architettura moderna a Tokyo.

Solo alcuni però, sfortunatamente.

Questo libro è strutturato proprio come una guida e raggruppa i vari palazzi per luoghi, aggiungendo una foto a tutta pagina in bianco e nero.

Diciamocelo, Tokyo è di persé bruttina, ma ogni tanto sorprende con costruzioni stranissime o molto decadenti che hanno un gran fascino.

Quindi metto su qualche foto, tanto per divulgare.

        

        

  

E questo invece è lo Sky Tree allo stato attuale della costruzione:



giovedì 12 agosto 2010

E il Giappone chiese perdono a mezza Corea.

Oggi è un grandissimo giorno.
Il primo ministro giapponese,  Naoto Kan ha chiesto scusa alla Corea del Sud per le azioni compiute dal suo Paese sin dal giorno dell'annessione.
Per un paese che ha sempre negato tutto direi che è uno dei passi avanti più grandi che ci potessero essere!
Anche se in passato il Giappone ha pagato un'indennità ai paesi da lui occupati (anche alla Corea, ovviamente), non aveva mai riconosciuto chiaramente di essere stato tanto tanto tanto tanto tanto malvagio e spietato.
Nel caso coreano ricordiamo le "donne di conforto" (donne prese con la forza e usate come schiave sessuali dei soldati giapponesi), la tentata totale cancellazione della lingua e civiltà coreane (fermata fortunatamente dalla sconfitta), l'uccisione della famiglia reale coreana (ecco perché c'è una repubblica!) ecc ecc ecc...
Vessazioni, discriminazioni eccetera che non sono ancora morte del tutto.

E quindi grandissimo applauso a Naoto Kan per le sue parole.





Questo articolo di AsiaNews spiega meglio di me la notizia:
Tokyo chiede scusa per il dominio coloniale della Corea

martedì 3 agosto 2010

I fuochi d'artificio ad Asakusa, DI NUOVO!!!

Credo di aver ampiamente detto che adoro i fuochi d'artificio.
Mi sono riletta cosa avevo scritto l'anno passato per non essere noiosa e ripetitiva (e anche per rivedermi le foto, lo confesso).
Mentre la volta passata ci siamo preparate con grande cura, siamo andate prestissimo a prendere i posti per poter vedere i fuochi comodamente (fallendo nel modo più plateale possibile poiché dalla nostra postazione è risultato totalmente impossibile vedere anche la più piccola scintilla. Tutto era coperto senza pietà dal cavalcavia dell'autostrada), stavolta sono arrivata a fuochi già iniziati, di corsa dal lavoro, con un amico che sono miracolosamente riuscita a recuperare fra la folla.
Ma stavolta è stata tutta un'altra cosa.
Ci siamo visti i fuochi DAL TETTO DI CASA.  

Confesso di aver calcolato anche questo quando ho scelto quest'appartamento, ma cavoli, non credevo fosse così azzeccata!

Ovviamente ho azzeccato solo a metà. E quando mai? La metà di fallimento si è manifestata in un cartellone pubblicitario alto un paio di piani su un palazzo già non molto basso di per sé.
Questo simpaticissimo cartello - che era anche senza pubblicità al momento, quindi proprio messo lì a dar fastidio e basta - ha coperto perfettamente l'altra metà di fuochi, di cui noi abbiamo potuto vedere solo qualche bagliore fra il fumo che avevano prodotto. A volte verde, a volte rosso, a volte bianco..... Una bellezza mozzafiato, insomma.

Sorvoliamo il fatto che ogni volta che ci sono queste grandi 花火大会 (uhm... "feste dei fuochi d'artificio"? l'idea dei kanji è più o meno un "grande raduno per i fuochi d'artificio" o un grande agglomerato di fuochi da sparare....) ci siano DUE punti da cui i fuochi vengono sparati.
Parecchio lontani fra loro.
Il risultato è che:
a) se stai in mezzo passi un'ora e mezza nell'angoscia di perderti cose spettacolari dalla parte dove non stai guardando e continui a girare la testa in modo compulsivo per avere sempre una precisa idea di cosa stia avvenendo dal lato che al momento non hai scelto. Ovviamente a fine fuochi hai un torcicollo invidiabile e ti senti privato comunque di qualcosa di bello che poteva aggiungersi a quello che hai visto.
b) se hai uno dei lati coperti vedi sono pallidi baluginii di quel che accade liggiù e cerchi di spostarti fra la calca per riuscire a vederne almeno una parte. Inevitabilmente in questo modo qualche ostacolo ti copre totalmente o in parte i fuochi del lato di cui avevi una perfetta visuale. Consegue una sessione fra tutti quanti in cui si decide di tornare dove si era "così almeno uno ce lo vediamo per bene". Ovviamente bisogna essere impietosi verso la folla intorno e spingere fino a riconquistare il punto poc'anzi abbandonato forse un po' troppo a cuor leggero.

Mettersi il cuore in pace è fondamentale, quando si ha un lato coperto. Ed è esattamente quello che abbiamo fatto noi, forte della nostra visuale   i n v i d i a b i l e.
Ordunque, ecco come si era sistemati e come furono i fuochi.
  (stella di fuocoooo!!!)            

       
 
E quando splinder deciderà di caricarlo, metterò un video....

sabato 31 luglio 2010

Lo Skytree, ovvero: siamo disposti a tutto per avere un palazzo molto alto.

Anche in Giappone giunge il digitale terrestre (alias 地デジ).
E per mettere in azione il digitale terrestre la mitica Torre di Tokyo non basta più con i suoi 330 e rotti metri.
Quindi che facciamo?
Ma una torre di 600 e passa metri nella zona est della città! 
Ovvio no?
Dopo un concorso in tutto il Paese per scegliere il nome di questa bellezza in cemento e il relativo battesimo come "Sky Tree", le pubblicità di questa nuova torre/antenna sono state messe un po' ovunque.
A quanto pare il progetto è quello di far sviluppare il lato Est della città che è rimasto per così dire indietro (leggi: città vecchia con molto fascino).
In pratica si vuole opporre al polo Shinjuku-Shibuya (Ovest e Sud-Ovest) la zona oltre Asakusa, subito passato il fiume.
Mah, speriamo bene.
Comunque, fatto sta che essendo così alto lo Sky Tree non può che essere terribilmente affascinante, come lo è qualunque cosa per cui ce ne dobbiamo stare a naso all'insù strizzando gli occhi per vederne la fine.
Martedì ho fatto una gitarella sul posto poiché avevo tempo libero ed è comunque a meno di 5 minuti in bici da casa...
                 

Purtroppo quando io sono andata l'altezza era 398 metri (come da foto)

A ieri era invece di ben 408 metri.
Non resta che attendere un paio d'anni per vederlo completo, oramai...


martedì 27 luglio 2010

L'eleganza del riccio

Mi sono riletta questo libro.
Mi era stato mandato dall'Italia come regalo di natale (che dire, non ti risparmi mai, Stregutta!) e lo avevo letto in un paio di giorni, lavoro permettendo.
Poi l'ho prestato.
Ora mi è ritornato e me lo sono riletto (idem, paio di giorni causa lavoro).
Libro bellissimo, straconsigliato.
Ma mi ha fatto salire una grande amarezza.
Di quelle con un retrogusto di delusione e disincantamento ormai definitivi e irrimediabili.

Perché?

Ma perché le protagoniste sognano un Giappone come lo sognavo io (insieme a buona parte dei miei compagni d'università, ne sono sicura).
Un mondo colmo di quell'estetica e quell'amore per l'arte, la natura e il dettaglio che tanto ci colpisce quando lo studiamo o ci capita di leggere qualcosa per caso.
Un luogo affascinante, in cui tutto è moderno ma è ancora profondamente radicato il passato. Che sta lì, custodito nei cuori dei suoi abitanti.
Ovviamente avevo sempre saputo che il Giappone era (ed ovviamente è) il tempio del consumismo più sfrenato e privo di senso. 
Devo dire che per quanto possa sembrare sciocco, leggere fumetti mi aveva introdotto perfettamente in questa società. Quando sono venuta la prima volta mi sono addirittura stupita di QUANTO fosse tutto come nei fumetti che leggevo o nei cartoni con cui ero cresciuta. Essere perfettamente a casa propria in un paese straniero.

E invece il giapponese medio è di una vuotezza sconfinata. Ci si rimane di stucco a parlare con loro.
Ora, io lo so che non tutti gli italiani sono acculturati, e che molti non sanno nulla e non gli interessa sapere qualcosa. Lo sappiamo bene... Ma mi aspetto, per esempio da una persona che studia legge, che abbia un minimo di cultura.
Lasciamo stare la conoscenza di cose relative all'Occidente ("Mozart? Ma chi, l'amico di Beethoven?" sic.). Nemmeno noi siamo cime con l'Oriente e tutte le sue cose. Ma almeno conoscere un minimo la propria cultura!
Lasciamo stare che qua i mondiali sono stati un'occasione per scoprire la geografia e l'esistenza di alcuni stati ("Ma lo sapete cos'ho scoperto? Che Uruguay e Paraguay sono in Sud America!!!!" - "eeeeeeeeh!! Davveroo???!" - "Sì, sì! E sono anche vicini!" sic.)

Purtroppo ormai la cultura giapponese secondo me è un privilegio di pochi. Ricchi. Che sono fuori dal sistema e lo controllano, dando ai loro figli un'educazione che li spinge ad amare la scoperta di tutto.
Loro e ovviamente le caste legate alla tradizione.


E comunque secondo me i film di Ozu sono noiosi. (che li debba rivedere?)

sabato 5 giugno 2010

Esperimento italiota

A casa nuova non ho il fornello.
C'è solo una maledetta roba elettrica. E non una di quelle fiche e da riccastri che sta in un piano di vetro ecc ecc - di quelle da film americano per capirci, dove i frigoriferi sono grandi come sgabuzzini -  ma un semplice coso in metallo che diventa incandescente. UNO.
Questo povero aggeggio proprio non ce la fa a far bollire dell'acqua in un tempo decente, è troppo al di sopra delle sue possibilità.
Quindi ieri mi sono detta: "ma se io usassi la macchina per il riso per farmi la pasta? chissà se funziona!"
Detto fatto, oggi avevo il giorno libero e ho fatto l'esperimento per prepararmi il pranzo.
1 - La mia suihanki - la macchina del riso



2 - Acqua e sale e programma per la cottura veloce.


3 - Pasta messa nella suihanki e in cottura
     

4 - ecco il risultato (pasta col tonno)


È venuta perfetta! Cotta al punto giusto. Difettava di sale, ma lo sappiamo tutti che il sale giapponese per qualche misterioso motivo non sala...
Ovviamente il tutto l'ho fatto a macchina del riso chiusa. L'ho aperta solo per scattare le foto..

Morale: sono un genio del male. Ora non mi devo comprare un secondo fornello, e posso mangiare in tempi più ristretti!