lunedì 21 settembre 2009

Seoul giorni 2 e 3

 Volevo fare dei post con tante foto, ma improvvisamente la mia macchinetta dà errore quando l'attacco al Mac il quale la schifa e fa finta che non esista. Quindi vi beccate solo i miei sproloqui per ora, e poi fra 2 settimane aggiungerò le foto.

EDIT: comprata la pennetta per leggere le SD, ora aggiungo le foto. Oh yea!



Quindi:



Giorno 2:



Svegliate sul tardi ci siamo mollemente dirette verso il fiume Han, non lontano da casa e abbiamo cominciato a camminare lungo il parco che c'è sulla riva. Il fiume Han è ENORME. Ma grande grande grande! Purtroppo era una giornata un po' uggiosa, ma almeno non siamo morte d'insolazione..

    



Comunque, cammina cammina abbiamo raggiunto un ponte che abbiamo deciso di attraversare. Lungo il ponte si scendeva su un'isola-parco: Seonyu-do (a quanto pare, "do"=isola).



Bellissima. In pratica il comune di Seoul si sta lanciando nell'ecologia e sta trasformando tutto pian piano. Su quest'isola negli anni '70 c'era un purificatore che poi è stato spostato. Quindi nel 2002 hanno aperto questo parco usando le strutture rimanenti del purificatore. Il risultato è una specie di giardino acquatico (tutte piante nelle vasche) e strade e stradine che vanno su e giù, colonne senza più soffitto ricoperte d'edera, canali...

            

Soprattutto inaspettato, direi..



Dopo il parco ci siamo avviate alla metro dall'altra parte del fiume. Alle 6 appuntamento con una mia amica del giappone (una dei tanti coreani conoscenti), Lea - che ho scoperto essere un nome d'arte! - 



Lea ci ha fatto vedre una zona universitaria famosa per la facoltà d'arte. Strapiena di caffè, murales, con una band che suonava in un parchetto, e un ottimo yakiniku!

            

Quanto amo la carne..... 







Il giorno dopo, sempre con un po' d'indolenza, e non dovendo incontrare nessuno, siamo andate in un quartiere pieno di case tradizionali.

         

A quanto pare 'sto governo coreano è entrato in fissa con preservazione della tradizione e ecologia.... E quindi in questo quartiere pieno di case vecchie ha iniziato  a dare soldi a chi le aggiuntava o a comprarle direttamente. Il tutto si arrampica su una delle montagne (o forse collina) di Seoul. In cima abbiamo anche trovato un museo d'arte orientale appena aperto e non segnato sulle carte il cui tizio (custode? addetto? boh!) ci ha fatto da guida pezzo per pezzo spiegandoci tutto (altrimenti detto, non c'era nessun altro...).



Tornando giù, dopo aver sorpassato una MERAVIGLIOSA panchina le cui estremità erano delle teste a bocca aperta e su cui erano sedute delle signore in perenne stato di ciarla, siamo state placcate da una vecchia. La signora in questione, parlando in coreano, ci ha regalato di punto in bianco 5 castagne a testa. Poi è tornata indietro e ci ha regalato anche una confezione di alghe. Il motivo rimane a tutt'oggi un mistero...

    


7 commenti:

  1. Occhio, magari si tratta di castagne e alghe maledette XD

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  2. L'"utente anonimo" di prima non era anonimo per niente! Ero io! ;) Amalia

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  3. AHAHAHAH!!
    Le castagne maledetteee!!
    ché tanto non so come mangiarle, visto che son crude..... XD

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  4. sicuro erano castagne selvatiche e alghe scadute, e nel darvele la vecchia ha pensato: "mo che se le magnano sai li botti ar cesso" (dialetto di seoul)

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  5. post precedente firmato Marco-shi

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  6. La vecchietta coreana! *.*

    Angiola

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  7. Marco, m'hai fatto morì XD By l'anonima Amy

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