domenica 22 luglio 2007

Harajuku

E oggi Harajuku.
Beh, anche oggi sono andata a prendere Carmine e Fab a casa. Lungo la strada c'era il camioncino di una candidata alle elezioni; ho una teoria sulle elezioni in giappone: vince il candidato con la musichetta che rimane di più in testa. Sono uno più martellante dell'altro!! Secondo me puntano al fatto che quando vai a votare vedi il nome e ti ricordi la canzoncina, quindi voti quello.
No, perché io non ho sentito molti di loro spiegare cosa vogliono fare; alcuni vanno solo in giro col furgoncino, con la musica a palla e salutando dal finestrino...
Comunque, harajuku, il posto dei disadattati vestiti coi pizzi ecc ecc.
Siamo arrivati verso le 11 e non c'era NESSUNO. Solo una gaijin che cantava e dei nippi che la riprendevano.
Che desolazione.
Allora ce ne siamo andati al Meiji jingu lì vicino (abbiamo riempito e appeso un Ema!!) e poi nella strada dove suppongo si rifornisca la maggior parte dei disadattati di cui sopra: takeshita dori. è carina, ma è troppo stretta. Ciò cosa implica? Bene. leggete, chiudete gli occhi e immaginate.
State camminando in una folla di gente vestita in modo più o meno singolare, e da ogni negozio, esce una musica assordante DIVERSA; alle porte dei negozi stanno delle ragazze che urlano ININTERROTTAMENTE e con voce nasale per attirare clienti.
Immaginato? Ecco, il cervello si divide almeno in 8 parti, per stare a seguire tutto, è allucinante!
Beh, dopo tuto questo girare, attirati dai ristoranti come falene dalla luce, ci siamo fermati a mangiare. Tempura.
Dopo il cibo e altri giri completamente casuali, rieccoci al ponte di Harajuku.
Ora c'è più gente; c'è uno con un cartello "free hugs" che viene evitato più o meno dat tutti quelli che passano sul ponte, tranne che dai gaijin che vanno a farsi le foto con lui. Un uomo con uno stereo canta e balla da solo con una foga tale che ogni tanto si deve fermare per bere, o tira le cuoia e perde la voce. Un gruppo di tre ragazze vestite alla moda che il ponte richiede se ne stanno girate verso il muro. un altro gruppetto è verso la fine del ponte, seduto in circolo vicino al muro. Ci sediamo sulle catene al margine del marciapiede e ci mettiamo ad osservare. Automaticamente sembra formarsi un "gaijin-corner" e tutti gli stranieri si siedono lì intorno.
Un ragazzo cerca di passare con un balzo leggiadro le catene e e si sfracella miseramente a terra facendosi palesemente un male terribile, ma lui si rialza e si allontana facendo finta di nulla.
Una scena da candid camera.
Poi l'incidente: Carmine tira una mia scarpa a Fab centrandomi in pieno. Io gli tiro una bottiglietta d'acqua ma lo manco e prendo in pieno un'esmplare della fauna locale.
Giuro di non essermene assolutamente accorta. Ho iniziato a cercare la bottiglia e a metà strada mi si sono presentate due che me l'hanno riportata. Della serie: l'amica forte e risoluta e quella debole e timida. La prima mi dice: "hey tu, ci hai tirato questa addosso" e io "scusate tanto è stato un incidente". La terza in silenzio a occhi bassi. La seconda "e chiedile scusa, l'hai colpita, lop sai?" (l'altra sempre silenzio e occhi bassi) "davvero? Scusa tanto, non volevo". Non ha spiccicato una parola e non mi ha mai guardato!
Bah.
Dopo questa avventura, ce ne siamo andati a zonzo e siamo incappati in ragazzi con lo skate e poi in un gruppo che suonava per strada. il chitarrista ci ha stupiti tutti facendosi girare la chitarra intorno al corpo mentre suonava, bravissimo! (è una mossa obbiettivamente troppo rischiosa, se fallisci sarai deriso a vita dal pubblico!!).
è un modo davvero carino di auto-pubblicizzarsi che hanno i gruppi giapponesi; in pratica mettono su un mini-live in mezzo alla strada. Bello.
Per il resto della serata, dopo essere arrivati a Shibuya (e esserne fuggiti il più presto possibile per la troppa folla), ci siamo sostanzialmente persi, continuando a camminare dritto.
Disperati e affamati (la tortura è continua! se non cercasimo di limitarci un minimo entremmo nel primo negozio di cibo che manda un buon odore, e così non mangeremmo che ramen ogni santo giorno), abbiamo deciso di tornare sui nostri passi e ce ne siamo tornati qui a Ueno, a mangiare sushi. Ottimo. sostanzialmente 9.30 € per 12 piattini. E ciò implica l'essere strapieni, anche per Fab e Carmine.
Dopo la cena: nanna, ed eccomi qui.

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