domenica 22 luglio 2007

Shinjuku


ebbene, lo ammetto, ieri sera mi sono chiusa con unpaio di drama e non mi andava AFFATTO di scrivere. Sì, è vero. Ed è anche altamente probabile che accada ancora in questi due mesi, quindi non accetto lamentele (sì, avete capito bene, la ramanzina sui drama è permessa, non sia mai riesco a disintossicarmi...).
Ebbene: ieri Shinjuku e oggi Harajuku.
Innanzi tutto vorrei dare alcuni chiarimenti riguardo Carmine e Fabrizio. Mi è stato chiesto cosa fanno di bello. La risposta è: mangiano. Sì, continuamente. Il giappone è un luogo malvagio, si trova cibo a poco, buono, succulento e che fa venire l'acquolina in bocca OVUNQUE. a ogni angolo, in pratica. In
sostanza loro stanno mangiando ininterrottamente.
Poi: non credo che scriveranno molto presto su questo blog in quanto da loro internet funziona male (Muahahahahahhahahahahahaahha!!!! oddio che tajo... ahahhaha!! sì, oki, mi sono ripresa.. hihihihi!!)

Ieri siamo quindi andati a Shinjuku. Sulla metro veniamo abbordati da una signora che comincia a parlarci tranquillamente in tedesco. Dopo ripetute spiegazioni (in giapponese), lei si scusa di non sapere né italiano, né francese né inglese e continua a parlarci imperterrita in tedesco. Non ha reagito affatto alle nostre espressioni basite, e ha continuato a dire che era stata 7 anni in Germania, che giri aveva fatto, ecc ecc... (la ragazza davanti a noi stava palesemente trattenendo le risate, sentendoci spiegare in giapponese che non sapevamo un cavolo di tedesco a una che ci parlava in tedesco invece che nella sua lingua..)
Grazie a dio la signora pazza è scesa prima di noi.
A Shinjuku abbiamo mangiato dei Katsudon (cotoletta di maiale fritto con uovo, cipolle e riso), io anche con della soba fredda.
Carmine e Fabrizio hanno iniziato proprio ieri (a ginza, per la precisione) la loro collezione di sigarette giapponesi: ogni giorno ne comprano un pacchetto diverso per assaggiarlo. Tutto è iniziato con le Seven Stars al cioccolato, che, parola di carmine, "lasciano proprio il sapore di quando fumi e hai mangiato del cioccolato". Poi a shinjuku è toccato alle (Malboro?) extra mint, che "ti rinfrescano la bocca e le labbra". ed è vero! Io ne ho tenuta una in bocca per poco, senza nemmeno accenderla, e mi si erano raffreddate le labbra!! In sostanza, i giapponesi hanno inventato le sigarette per l'estate.
Oggi è toccato alle non mi ricordocosa Aqua, che "ti lasciano la sensazione di aver bevuto, ma non ti lasciano il fresco in bocca, quindi hanno perso".
Dopopranzo abbiamo ciondolato per un po' inpreda a un attacco di sonno. Al culmine della disperazione siamo andati in un caffè italiano e abbiamo preso un espresso. Sì, eravamo disperati, ma non lo faremo mai più. Un espresso 420 yen!!! Un katsudon costa meno, dico solo questo.
Dopo aver bevuto ce ne siamo andati in giro finché Fab non si è accorto di aver dimenticato lo zaino con TUTTO lì. è seguito immediato ritorno sui nostri passi fino alla stazione.
Dopodiché, avendo recuperato tutti i beni di Fab, abbiamo iniziato a camminare a caso. Lungo la strada ci siamo fermati in un tempio shinto, dove Carmine mi ha spaccato addosso un ombrello.
Andando avanti ci siamo ritrovati in una zona che sembrava appena uscita da un manga qualunque e ci siamo fermati a vedere gli impiegati (palesemente) che giocavano a softoball. Bellissimo. Alcuni erano bravi, ma altri hanno provocato proprio del male fisico. uno ha tirato di potenza la palla sulla cafiglia di un compagno, un altro ha ri-battuto la palla dritta sul ginocchio del lanciatore, un altro per prendere la palla si è stirato dal campo ed è uscito zoppicando.... Spettacolari.
Abbiamo continuato a vagare ancora e ci siamo trovati quasi a Ikebukuro. A quel punto abbiamo ripiegato e abbiamo cenato ancora una volta con ottimi ramen.
Dopocena tutti a casetta perché Fab e Carmine erano a pezzi.

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