Di nuovo a Osaka e a Nara, come la prima volta che sono arrivata qui.
Ma stavolta, con una macchina fotografica digitale, una migliore conoscenza del giapponese, e 8 mesi di vita tokyota alle spalle. Come dire: ora posso fare i distinguo necessari.
Innanzitutto il viaggio: io e Valeria. Valeria è partita il giorno prima di me, che haimè dovevo lavorare.
Quindi la mattina dopo (dopo essere arrivata a casa verso l'1 di notte, ovvio) alle 5:40 sono balzata sul primo dei 7 treni che mi dovevano portare a Osaka e verso le 15:50 sono arrivata in città (sì, circa 9 ore di viaggio).
Primo impatto con Osaka?
OKONOMIYAKI!
Siamo andate nel primo buco di okonomiyaki che abbiamo trovato, e era BUONISSIMO. Il confronto con quelli mangiati a Tokyo è assolutamente fuori discussione. Tokyo perde alla grande. Non è il loro campo, è inutile che si mettano a inventare robe strane come il monjia, dicendo che è tokyo original...
Dopo essermi riempita per bene la pancia con questa delizia, sono andata alla ricerca di Chihiro, abitante di Osaka conosciuta a Roma l'anno scorso.
Abbiamo deciso di andare all'Osaka Floating Garden, un grattacielo con vista sulla città (e - 700 yen... -__-' ).
Quindi abbiamo preso il nostro bravo ascensore (nella foto: il disegnino dentro l'ascensore che indicava a che punto del tragitto si era)
Questo posto, è fantastico, si vede tutta la città!
(qui la vista da terra)
il pavimento aveva queste pietruzze che con la luce ultravioletta brillavano... effetto magnifico al buio, in messo a una città illuminata..
Signori e signori, Osaka!
Dopo un gioco stupido con delle luci per terra , abbiamo preso la metro e siamo andate nel quartirere dei divertimenti. La shinjuku locale, insomma, o - definizione di valeria e me - la "shinjuku de noartri".
Osaka dà veramente un'impressione completamente diversa da Tokyo. è normale, umana.
C'è (pochissima, ovviamente) la spazzatura per terra, è tutto molto più raffazzonato e meno nuovo, la gente PARLA anche a voce alta, chiacchiera, non è triste, solitaria, scontrosa e allocca come i tokyoti...
Insomma, un altro mondoIl quartiere dei divertimenti, alias luci, luci, luci, luci, luci, luci e gente vestita in modo improponibile.
Carrellata.
Siamo quindi andate a mangiare in un posto collegato non so come con Ebisu, che riproduceva la vecchia Osaka (anteguerra, insomma).
Cariino!
Ma soprattutto: TAKOYAKI FAI DA TE!!!
(come si preparano i suddetti takoyaki)
Ed erano talmente deliziosi.....
Anche stavolta Tokyo non regge il confronto....
Per inciso, preparare i takoyaki è difficilissimo!
Girarli con quella specie di punteruolo è un'impresa a dir poco titanica! Devi essere veloce, riuscire a girarlo, non bucare la parte già cotta e non far cadere via nulla... fortuna che c'erano quelli del negozio che passavano e supervisionavano...
Dopo mangiato, ascensore (questa è la porta dell'ascensore, eh), passeggiata, e siamo andate all'internet cafè trovato il giorno prima da valeria.
Un sogno.... poltrone massaggiatrici gratuite, gelato gratis, le solite bevande gratis (ma moooooootle più del solito) e LA COLAZIONE gratis!
Porco cane, io ci vivrei... Ovviamente con doccia.
La mattina dopo, passeggiata fino alla stazione alla volta di Nara!
grazie per il bel post! Per il prossimo viaggio in Giappone avevamo pensato di andare direttamente ad Osaka e muoverci da li, magari saltando tokyo :)
RispondiEliminameraviglioso ! se mi sai indicare l'indirizzo o il nome dell'internert cafe ci vado subito :-)
RispondiEliminagrace