lunedì 6 agosto 2007

mercato del pesce

Orbene, eccomi qui di nuovo, dopo aver lasciato quelle gustose immagini al posto delle mia narrazioni.
Allora, ieri karaoke e mercato del pesce, oggi Kamakura.
Finalmente siamo riusciti a portare al karaoke gli altri quattro, che finora ci hanno sempre dato buca perché la mattina hanno scuola. Quindi eravamo ben 10 persone.
5 ore sono finite subito!
  Qui Fab con le cannucce delle bevande, preso dalla foga.

E dopo il Karaoke, alle 5, abbiamo preso il primo o secondo treno e siamo andati al mercato del pesce.
Fichissimo! Ovvero, naturalmente è un mercato normale, quindi non è che si veda chissà cosa, ma c'erano cose che io non avevo mai visto e soprattutto c'era la famosa asta del tonno.
In pratica ogni gruppo (immagino di pescatori?) mette in fila i suoi tonni già congelati, puliti ecc, e questi vengono comprati all'asta. Ogni gruppo ha un suo uomo che urla, salta e descrive man mano il pezzo; nel frattempo i compratori osservano attentamente i tonni, controllando da vicino, con una pila, la qualità della carne e non so che altro.
Certo è che in Giappone non ti aspetti un uomo che urla e grugnisce cantilenando e continando a saltellare su una cassetta di legno.
Ma la cosa più pericolosa in assoluto sono dei piccoli trasportatori a motore che scorrazzano per tutto il mercato, e che se non ti sposti tu tendono ad andare tranquillamente dritti per i fati loro.
Ora, mentre ero lì ho pensato seriamente: ma questi qui, come devono considerarci stupidi a noi turisti che andiamo lì a fotografar tonni come se non ne avessimo mai visti nella nostra vita? Io penso che se lavorassi lì, e durante il mi orario, mentre mi spaccola schiena, vedessi gente così, li considererei dei completi imbecilli. No? Chi non la penserebbe così? Una tipa ha fotografato una cosa come TUTTI i tonni stesi per terra nella sala frigorifera, uno per uno!!

Dopo il mercato c'è stato uno scisma e Ken, Fab e Carmine sono tornati a casa, noi siamo andati a vedere due templi in zona, dopotutto non ci sasremmo mai tornati apposta...
Il primo era mooolto strano, ricostruito dopo il Grande Terremoto del Kanto del 1923 in stile indiano. Sembrava tutto tranne che un tempio...
Il secondo era un piccolo tempio shinto accanto al mercato (sempre con i piccoli trasportatori che cercavano di metterci sotto...) in cui sono custodite due enormi teste di leone che vengono portate in processione alle feste.

Dopo tutto questo vagare c'è stata un'altra scissione: io e Francesco a mangiare salato (riso al curry), e Fra, Eugenia, Daniele e Alessandro in cerca di uno starbucks.
Dopo mangiato, di filato a casa a dormire.

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